martedì, gennaio 24, 2006

lunedì, gennaio 23, 2006

Avalon: pronto!
Vale: ciao sono io!
Avalon : ah, ciao befana, tutto ok?
Vale: si , stai lavorando?
Avalon: e gia' , ma come mai mi chiami a quest'ora?
Vale: beh ..sai... ehm ...
Avalon: dimmi, che c'e', e' successo qualche cosa?
Vale: no, e' solo che diventerai zia ............................
Avalon:........................................................................
........................................................................................
Vale: Fra' Fra', ci sei......????
Avalon: si befana si, e' solo che sto' nuotando nelle mie lacrime di gioia.....
Vale: dai nn piangere, altrimenti piango anche io.........
Avalon: ok sigh sigh , dai smetto...ma nn ci riesco accidenti! Ho solo il cuore spaccato in due dalla contentezza, ma lo sai da quanto tempo nn provo un'emozione cosi' forte?
Vale: a chi lo dici....
Avalon: befana nn hai idea oggi cosa mi hai dato....



domenica, gennaio 22, 2006



Memorie di una Geisha.

...e per dieci minuti i miei occhi sono rimasti incollati davanti a questa scena del debutto della geisha Sayuri, ma quanta bellezza magica...
Il libro e' un capolavoro, il film, surreale....

giovedì, gennaio 19, 2006


Questa opera e' a dir poco esilerante....Piu' la guardo e piu' volo....

.... lo stesso effetto che mi fa' questa canzone... mi piace associare musica e arte...mi apre la mente....



Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.


( F. Battiato - La Cura)

mercoledì, gennaio 18, 2006


....compra il mio biglietto e guarda per un po' con gli occhi miei.....

martedì, gennaio 17, 2006


Oggi pensavo a quello che dicevi....:

FORZA E POTERE
Da sempre forza e potere, potere e forza si intrecciano, percorrono vite parallele, devastano intersecandosi, collidono. La forza è sostantivo femminile. Il potere è sostantivo maschile.Ma il tutto si può ridurre semplicemente ad una mera questione grammaticale?


Per quello che mi riguarda penso che ci hanno fatto credere che forza e potere siano indissolubili l'una dall'altra, ma io credo che chi è forte non è di conseguenza potente e viceversa.Penso che la fragilità a volte ti faccia entrare in empatia con le persone, ti coinvolga e ti dia la giusta spinta per cercare la forza...non mi è mai interessato il potere in nessuna circostanza....E' cmq non e' ne femminile ne' maschile, tutto si sviluppa in ogni essere.


Ascoltami…”

Non parlare, ti prego…”

Come si fa? Come glielo dici, a una ragazza così, quello che devi dirle, con le sue mani addosso e la sua pelle, la pelle, non si può parlare di morte proprio a lei. Come glielo dici a una ragazzina così, quello che lei sa già e che pure bisognerà che ascolti, le parole, una dopo l’altra, che puoi anche sapere ma devi ascoltare, prima o poi, qualcuno deve dirle e tu ascoltarle, lei, ascoltarle, quella ragazzina che dice:
Hai degli occhi che non ho visto mai.”
E poi:
Se solo tu lo volessi, io potrei salvarti.”
Come glielo dici, a una bambina così, che tu vorresti salvarti, e ancora di più vorresti salvare lei con te, e non fare altro che salvarla, e salvarti, tutta una vita, ma non si può, ognuno ha il suo viaggio, da fare, e tra le braccia di una donna si finisce facendo strade contorte, che neanche tanto capisci tu, e al momento buono non le puoi raccontare, non hai tutte le parole per farlo, parole che ci stiano bene lì, tra quei baci e sulla pelle, parole giuste. Non ce n’è. Hai un bel cercarle in quel che sei e in quel che hai sentito, non le trovi, hanno sempre una musica sbagliata, è la musica che non deve mancare, lì tra quei baci e sulla pelle, è una questione di musica. Così poi dici, qualcosa, ma è una miseria.
“Elisewin, io non sarò mai più salvo.”

Come glielo dici, a un uomo così, che adesso sono io che voglio insegnargli una cosa e tra le sue carezze voglio fargli capire che il destino non è una catena ma un volo, e se solo ancora avesse voglia davvero di vivere lo potrebbe fare, e se solo avesse voglia davvero di me potrebbe riavere mille notti come questa invece di quell’unica, orribile, a cui va incontro, solo perché lei lo aspetta, la notte orrenda, e da anni lo chiama. Come glielo dici a un uomo così che non servirà a nulla quella paura e a nulla servirà quel dolore, è solo un modo di correre a perdifiato verso la fine, quando il tempo e il mondo per non far finire nulla sono qui ad aspettarci, e a chiamarci, se solo sapessimo ascoltarli, se solo lui potesse, davvero, davvero, ascoltarmi. Come glielo dici a un uomo così che ti sta' perdendo?

“, .. io me ne andrò…”
“io non lo voglio sentire quell'urlo, voglio essere lontana”
" non lo voglio sentire.."


E’ la musica che è difficile, questa è la verità, è la musica che è difficile da trovare, per dirselo, lì così vicini, la musica e i gesti per sciogliere la pena, quando proprio non c’è più nulla da fare, la musica giusta perché sia una danza, in qualche modo, e non uno strappo quell’andarsene, quello scivolare via, verso la vita e lontano dalla vita, strano pendolo dell’anima, salvifico e assassino, a saperlo danzare farebbe meno male, e per questo gli amanti, tutti, cercano quella musica, in quel momento, dentro le parole, sulla polvere dei gesti, e sanno che, ad averne il coraggio, solo il silenzio lo sarebbe, musica, esatta musica. Un largo silenzio amoroso, radura del commiato e stanco lago che infine cola nel palmo di una piccola melodia, imparata da sempre, da cantare sotto voce:
“Addio, Elisewin.”
Una melodia da nulla.
“Addio, Thomas”

Scivola via da sotto le lenzuola e si alza, Elisewin. Con il suo corpo da ragazzina, nudo, e addosso il tepore di tutta una notte. A piedi nudi si avvicina ai vetri, due piedi nudi, da ragazzina.
Il mondo di fuori è sempre là. Puoi fare qualsiasi cosa ma stai certo che te lo ritrovi al suo posto, sempre. C’è da non crederci, ma è così.
Riposano, le altre anime. Come se non avessero nessun mare davanti.


(Oceano Mare- A. Baricco)

mercoledì, gennaio 11, 2006


POSSO DIRLO....







MA DAVVERO...HUMMMM....












FORSE DOVREI STARE ZITTA....
























MA........









SONO FELICE!

  • La somma delle inconsistenze..
  • Considerazione...
  • Troppe coincidenze....sabato ad una cena in una co...
  • Ma dove sono???
  • Qualcosa c'è che ti fa paura e rende incerto il tu...
  • GHILA GHILA
  • ..Madrid...04/05/07
  • Auguri Marziolina!!!!!!!!! :-)
  • 15 aprile 2007
  • Una cosa divertente..
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