....quella ragazzina continuava a fissarlo, con una
violenza che strappava a ogni sua parola l'obbligo di suonare
memorabile. La stanza sembrava ora mai essere scivolata in un immobilita' senza ritorno quando d'improvviso , e in modo assolutamente silenzioso, lei spinse una mano fuori dal vestito, facendola scivolare sulla stuoia , davanti a se'. Herve'Jancour vide arrivare quella macchia pallida ai margini del suo campo visivo, la vide sfiorare la tazza di te' di Hara Key e poi assurdamente, continuarea scivolare fino a stringere senza esitazioni l'altra tazza, che era inesorabilmente la tazza in cui lui aveva bevuto, sollevarla leggermente e portarla via con se'.
Hara Key non eveva smesso per un attimo di fissare senza espressioni le labbra di Herve' Joncour.
La ragazzina sollevo' leggermente il capo.
Per la prima volta stacco'gli occhi da Herve' Joncour e li poso' sulla tazza.
Lentamente la ruoto' fino ad avere sulle labbra il punto preciso in cui aveva
bevuto lui.
Socchiudendo gli occhi, bevve un sorso di te'.
Allontano' la tazza dalle labbra.
La fece scivolare dove l'aveva raccolta.
Fece sparire la mano sotto il vestito.
Torno' ad appoggiare la testa sul grembo di Hara Key.
Gli occhi aperti, fissi in quelli di Herve' Joncour.....
Seta A. Baricco
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